Simbolo e mito di un’Italia indimenticabile

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Un riscatto per l’Italia che il grande Paolo Rossi ci aveva regalato ed aveva consegnato definitivamente alla sacralità della storia. Era un ragazzo come noi canterà quattro anni dopo un’altro grande della musica leggera italiana, Antonello Venditti.Ricordo perfettamente quell’estate, impressa nella mia memoria di bambino di 8 anni. Ricordo perfettamente il tripudio per le strade, l’atmosfera del mare che rendeva quel tripudio umano di gente con le bandiere tricolori ancora più suggestivo ed impressionante ai miei occhi.

Ho trovato un bellissimo articolo pubblicato sul blog della Treccani a cura di Lorenzo Longhi che vi consiglio di leggere:

https://www.treccani.it/magazine/atlante/societa/Paolo_Rossi_icona_del_riscatto_italiano.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=pem

Riporto qui un piccolo stralcio: “Senza che sembri una esagerazione, oggi, nella mattina in cui gli italiani si sono svegliati apprendendo della scomparsa di Paolo Rossi, l’attaccante che nel 1982 portò con le sue reti l’Italia del calcio a vincere il primo Mondiale della sua storia democratica e repubblicana, c’è, nella filigrana dei tributi e delle testimonianze d’affetto, la sensazione di avere perso una figura capace, più di tante altre, di riempire di significato il concetto di appartenenza, di orgoglio nazionale. Uno degli uomini che hanno fatto l’Italia, icona nazional-popolare nel senso gramsciano del termine, un ragazzo che ha conosciuto, sostanzialmente appena nell’arco di un quinquennio da romanzo, la polvere e la gloria, la condanna e la redenzione, la riabilitazione e il riscatto, sino a diventare – con la sua maglia azzurra numero 20, lui che se n’è andato in un anno in cui quella cifra si ripete – un vero e proprio simbolo non solo di un certo periodo storico, ma di una intera nazione.”

Ne esce la figura di calciatore che ha saputo assaporare la gloria annaspando prima nella polvere e che ha saputo consegnare alla storia il riscatto di una Nazione, l’uscita da un periodo fosco e scuro legato agli anni di piombo e la rinascita di un paese che si affacciava a vivere gli anni 80; anni che, nella memora di chi li ha vissuti, sono e rimarranno per sempre, un ricordo indelebile per noi italiani, forse irripetibile. Ciao Paolo, segna ancora per noi.


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