L’infinito, una rivisitazione personale

 Autore:      Nessun commento
Vorrei per una volta trasgredire a tutte le buone regole di parafrasi e semplicemente dare un’interpretazione estremamente personale di ciò che questa poesia trasmette nell’immediato.
Non vi è alcuna elaborazione, nessuna parafrasi, è solo un esercizio di stile e rielabarazione delle sensazioni che il pezzo trasmette nell’immediato.

L'importanza della scrittura

 Autore:      Nessun commento
In uno spazio infinito, senza limite, e nemmeno ipoteticamente calcolabile, stiamo sempre più perdendo la capacità di usare la nostra memoria, per affidarla a delle macchine depensanti.Nella sempre più invasiva età contemporanea digitale abbiamo quasi completamente compromesso o perso l'uso e la manualità del saper scrivere o semplicemente del prendere appunti. Almeno nel mio caso, non essendo più "costretto" a scrivere con la penna, sto giornalmente disimpardo a farlo, la mia grafia é pessima, per non parlare ormai del fatto che quasi non riesco a rileggere ciò che ho scritto.

Ripensare il digitale

 Autore:      Nessun commento
Ripensare completamente al proprio modo di vivere il digitale dovrebbe diventare ormai un obbligo quasi imprescindibile per chiunque.Viviamo ormai perennemente connessi al nostro smartphone (io stesso ora sto scrivendo da questo device) e siamo ormai talmente assuefatti che l’eventuale dimenticanza o inaccessibilità alla rete ci crea enormi disagi, insofferenza ed ansia. Un tipico comportamento che definire sociopatologico é riduttivo. E questo aspetto si riverbera ancor più nelle nuove generazioni, i cosidetti nativi digitali.

Il codice Morse ha ancora un senso nell'era di internet?

 Autore:      Nessun commento
Nell’era del digitale sempre più spinto ha ancora senso parlare di codice Morse? Ho trovato questo interessantissimo punto di vista di Fabio Bonucci (sigla IK0IXI), un radiomatore con un palmares da fare invidia, che ci illumina sull’utilizzo di un modo di comunicare che solo apparentemente potrebbe sembrare arcaico e dimenticato. Tutt’altro…

Medioevo età di luce ed armonia

 Autore:      Nessun commento
Sprezzantemente denigrato come il periodo dei secoli bui, il medioevo fu invece un arco temporale di mille anni ricco di cultura, innovazione, luce e spiritualità.La parte maggiore di noi è incline a pensare che il medioevo, termine dispregiativo con cui vengono ingiustamente e frettolosamente liquidati mille anni di storia, dalla caduta dell’Impero Romano fino al Rinascimento, sia un perido buio, cupo, tanto che anche il clima sembra risentirne (sembra non esistere mai il sole, la presenza della nebbia, del buio e della neve è una costante in tutti i film e documentari), il medioevo è raffigurato come un’epoca di ignoranza e funestato da carestie inimmaginalibi.

Goliath: la potentissima antenna della Germania nazista

 Autore:      Nessun commento
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1947, l’installazione e le antenne dei trasmettitori furono smantellati dai sovietici (che presero il controllo della zona in seguito al trattato di Yalta) e spediti in Russia in onltre 3000 vagoni ferroviari.Pochi, che non siano appassionati o radioamatori, hanno mai sentito parlare del gigante Goliath, una potentissima antenna (i monopoli erano alti oltre 200 m, circa 2/3 della torre Eiffel) sviluppata dalla tedesca C. Lorenz AG ed in uso alla Kriegsmarine (la marina militare tedesca) durante la seconda guerra mondiale.  In grado di emettere una potenza fino ad 1MW era impiegata nelle comunicazioni sottomarine, in modo specifico per raggiungere gli U-Boat. Il suo predecessore, il Nauen, lavorava su frequenze leggermente diverse, tra i 3-23 ed i 4-16,5 KHz, con potenza variabile tra i 2-300 kW e fu in uso fino al 1943, quando appunto il Goliath cominciò ad essere operativo.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *